Ricche di mistero e di fascino le Grotte di Castellana sono un complesso di cavità di origine carsica situato a Castellana di Grotte, un comune in provincia di Bari. Circondate da borghi incantevoli e suggestivi come Alberobello, Cisternino e Polignano a Mare, le Grotte di Castellana sono una tappa da non perdere durante un viaggio alla scoperta della Puglia. La loro origine sembra risalire a circa novanta-cento milioni di anni fa quando si sono formate su un altopiano calcareo a 330 metri d’altitudine.
L’ingresso naturale alle grotte è una profonda voragine nota come “la Grave” che ha sempre trasmesso paura agli abitanti del posto soprattutto di notte. Nelle ore notturne capitava, infatti, di vedere uscire dalla Grotta pipistrelli e vapori che erano considerati, secondo antiche leggende, le anime di coloro che erano morti suicidi nella Grave.
L’ambiente delle Grotte è ricco di specie animali cavernicole, di specie endemiche e di cinque specie diverse di pipistrelli. Durante la visita è, inoltre, possibile avvistare l’ortottero Troglophilus Andreinii, ovvero una specie di cavalletta cavernicola.
Le Grotte si estendono per circa 3,3 km e toccano una profondità massima di 122 metri dalla superficie. La visita avviene attraverso delle guide esperte che vi possono portare alla scoperta di questi ambienti caratterizzati da stalattiti, stalagmiti, canyon e cavità dai nomi fantasiosi. Chi vuole visitare le Grotte di Castellana può scegliere tra due itinerari, uno completo lungo circa 3 km che dura 100 minuti e un altro “parziale” che permette di percorrere un percorso lungo 1km della durata di 50 minuti.
L’ingresso di entrambi gli itinerari avviene attraverso la Grave, la prima e più ampia caverna, che si presenta come l’unico ambiente collegato all’esterno. La Grave vanta 100 metri di lunghezza, 50 di larghezza e 60 di profondità e gli ambienti interni hanno una temperatura media di 16,5°C. I precorsi proseguono poi alla scoperta di cavità e ambienti naturali che hanno nomi di fantasia assegnati dai primi esploratori che sono scesi nelle Grotte.
Il costo del biglietto per accedere alle Grotte di Castellana è il seguente:
I ragazzi dai 6 ai 14 anni pagano un biglietto ridotto:
Ulteriori sconti e riduzioni sono previsti per gruppi e scolaresche.
I biglietti possono essere acquistati online tramite il sito internet ufficiale almeno un giorno prima della visita. In questo modo è possibile evitare la coda alle casse ed acquistare il tour all’orario desiderato.
Le Grotte di Castellana sono aperte con i seguenti orari:
Dal 1° ottobre al 2 novembre:
Dal 3 novembre al 3 dicembre, dal 13 al 23 dicembre e dal 10 gennaio al 27 febbraio:
Dal 4 al 12 dicembre, dal 26 dicembre al 9 gennaio
Le Grotte sono chiuse nelle giornate di 24, 25 dicembre e 1 gennaio.
Le Grotte di Castellana sono facilmente raggiungibili in auto dalla principali località pugliesi. Chi parte da Bari deve percorrere prima la SS100 e poi la SS172. Da Brindisi le Grotte sono raggiungibili viaggiando prima lungo la Strada Statale 379 e poi sempre lungo la SS172. Chi proviene da Taranto, invece, deve viaggiare prima sulla SS7 e poi sulla Strada Provinciale 237
È possibile raggiungere il sito anche in treno grazie alla presenza della stazione ferroviaria Grotte di Castellana che è posta sulla linea Bari-Martina Franca-Taranto ed è gestita dalle Ferrovie del Sud Est.
Le Grotte di Castellana si trovano in una posizione centrale che si può raggiungere in un’ora da diverse città della Puglia. Chi visita le Grotte può scegliere una sistemazione situata nei pressi della cittadina di Castellana oppure può optare per un alloggio in una delle città vicine. Bari, Monopoli, Fasano, Alberobello sono tutte località che vantano un gran numero di strutture ricettive e permettono di visitare il sito in giornata.
Nel 1937 l’Ente Provinciale per il Turismo di Bari ha contattato l’Istituto Italiano di Speleologia di Postumia chiedendo supporto nell’organizzazione di una prima ispezione alle Grotte di Castellana. Così nel gennaio 1938 lo speleologo italiano Franco Anelli si è addentrato nella Grave percorrendo una prima parte della cavità. La sua attività di esplorazione è poi continuata con l’organizzazione di altre missioni esplorative realizzate insieme a Vito Matarrese.
La coppia nel corso dell’anno ha realizzato diverse campagne di esplorazione che di volta in volta hanno permesso di conoscere le Grotte sempre più in profondità. Nel 1939 Vito Matarrese ha poi proseguito in solitaria le esplorazioni arrivando sino al punto più profondo del sistema carsico noto come la Grotta Bianca.